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Sta arrivando (forse) il caldo. Per chi, come me, è diversamente magro non è il migliore periodo dell’anno ma, tant’è, è ora di operare il cambio dell’armadio.
Per me vuol dire spostare le scatole dei vestiti invernali dalla camera alla cantina, quindi tre piani più sotto.
Bisogna scegliere con attenzione cosa spostare, per evitare di dover continuare a correre su e giù
dalla cantina per potersi vestire.
È opportuno tenersi vicino i vestiti che probabilmente si useranno più frequentemente mentre si possono spostare quelli il cui utilizzo è più remoto, sapendo però che, in caso di necessità, possono essere facilmente recuperati.
Quindi ho deciso di tenere a portata un paio di felpe e qualche camicia a maniche lunghe, mentre tutte le altre sono state spostate in cantina.
Lo stesso principio vale quando si tratta di eseguire copie di backup dei propri dati aziendali.
Pensare di avere tutti i propri dati in cantina, quindi fuor di metafora in un data center remoto – o in cloud – potrebbe risultare inefficiente se c’è il bisogno di ripristinarli rapidamente.
Ecco che allora potrebbe essere comodo eseguire il backup su un dispositivo che stia nella stessa LAN aziendale in modo da poter effettuare un ripristino (o anche restore) immediato in caso di necessità, lo stesso dispositivo si occuperà poi di spostare i dati “in cantina”, cioè remotamente presso un provider esterno.
Il dispositivo da tenere presso la propria sede deve essere un NAS (cioè uno storage di rete) oppure un piccolo server che, oltre alla capacità di storage, fornisca processore e memoria.
La presenza sul mercato a costi interessanti di hard disk (detti anche HDD) della capacità di 4TB, 6TB o, recentemente, anche 8TB unita alle possibilità di “manipolazione” che il dato su HDD consente in termini di compressione e deduplica, rendono il nastro sempre meno interessante.
Nella nostra famiglia il cambio di stagione degli armadi è operato da me e Roberta, mia moglie ed, in alcuni casi fortunati, anche dalle figlie più volenterose. Per adesso i due maschietti vanno sicuramente “a ruota”.
Non sarebbe male avere un maggiordomo che si prenda cura di pensare per noi il cambio di stagione, che organizzi il contenuto degli armadi in base alle condizioni meteo ed alla taglia che si porta in quel momento e che – una volta fatto tutto, si preoccupi di comunicarci cosa ha messo e dove…
Se il maggiordomo è per noi, almeno al momento, fuori portata, è molto più facile avere un maggiordomo che si occupi del salvataggio dei nostri dati. Questo maggiordomo si chiama managed services provider (o MSP) che, utilizzando una combinazione di software di backup e di tool di reportistica, può prendersi cura dei vostri dati aziendali erogandovi un servizio.
Lo scenario descritto oggi: dispositivo in casa Cliente per consentire restore rapidissimi abbinato a copia remota dei dati di backup può essere descritto come scenario di cloud ibrido (o hybrid cloud) ma di questo parleremo in un prossimo articolo.