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Perchè un provider di servizi gestiti (MSP) è come UBER

Perchè un provider di servizi gestiti (MSP) è come UBER

Tempo di lettura: 8 minuti

Introduzione – che trasporto usi quando sei in viaggio?

Vi siete mai trovati all’estero, per lavoro o per piacere, e a dovervi spostare in città che non conoscete e non sapere quale mezzo scegliere tra metropolitana, taxi oppure andare a piedi?

Io ho affrontato le stesse domande durante il mio recente viaggio negli USA. Che mezzo ho scelto di usare e che parallelo si può trovare con la gestione informatica della tua azienda sono le cose che scoprirai se avrai la pazienza di seguirmi in questo articolo.

 

Recentemente ho trascorso due settimane negli Stati Uniti. Durante la mia permanenza sono stato a Washington, New York e Philadelphia. Dovendomi muovere parecchio ho dovuto scegliere che mezzo di trasporto utilizzare.

Cercavo una soluzione con queste caratteristiche:

  1. semplice
  2. che non mi desse preoccupazioni né sorprese
  3. ragionevolmente economica

Ho escluso il noleggio di un’auto perché dovevo muovermi nei centro città, non tra una città e l’altra, ed il problema del parcheggio diventava importante.

LE 3+1 ALTERNATIVE

Sul piatto c’erano inizialmente TRE alternative:

  1. muoversi a piedi
  2. trasporto pubblico
  3. taxi

ognuna aveva dei pro e dei contro, che riassumerò adesso molto sinteticamente.

MUOVERSI A PIEDI

  • Muoversi a piedi
    • PRO
      • puoi visitare
        • dopo un pranzo di lavoro che ho avuto da “Cipriani’s” nella Grand Central Station di Manhattan mi sono preso il tempo per attraversare a piedi Central Park
      • puoi guardarti in giro
    • CONTRO
      • sudi (non adatto ad un incontro di lavoro)
        • arrivare ad un incontro importante trafelati, con “l’ascella pezzata” gocciolando sudore sul tavolo riunioni non è il migliore dei biglietti da visita
      • non adatto se hai fretta
        • per quanto veloce si possa camminare si raggiungono realisticamente tra i tre ed i quattro km in un’ora…

TRASPORTO PUBBLICO

  • Trasporto pubblico
    • PRO
      • più economico nel lungo periodo
        • dovendosi muovere tutti i giorni è probabile che i trasporti pubblici siano più economici
      • CONTRO
        • “setup complesso”
          • Ogni città fa a sé.
            • A Londra si possono prendere delle carte su cui caricare (top up) dei soldi che poi verranno scalati ad ogni viaggio.
            • A Dublino lo stesso tipo di carte va ricaricata, ma solo in alcuni negozi.
            • In alcune città degli States devi salire in vettura ma con il denaro contato in mano…
          • devi “prenderci la mano” perché sia efficace
            • da quale fermata si deve partire? Qual è la fermata a cui scendere? Quanto dovrò camminare? Certo, c’è Google Maps ma se non ho mai fatto quel percorso c’è sempre un po’ di apprensione.
          • non gestisce bene le situazioni particolari
            • per esempio se si hanno tanti bagagli da trasportare può diventare faticoso (per esempio in tante stazioni della metropolitana di Londra bisogna portare i bagagli su e giù dalle scale senza poter usare un ascensore. Se hai un trolley da 25kg – e magari anche uno più piccolo – c’è da sudare… di nuovo!)

TAXI

  • Taxi
    • PRO
      • molto diffusi
        • in effetti a NY basta alzare una mano per fermarne uno. Non è roba da film J
      • CONTRO
      • prezzo
        • non fissato all’inizio
          • non so voi ma a me crea sempre un po’ di ansia muovermi senza sapere quanto andrò a pagare. Quando si sale su un taxi non sai quanto andrai a pagare… e l’occhio cade sempre sul tassametro per capire dove si fermerà.
        • più viaggi più paghi… il tassista è dalla tua?
          • Un’altra delle cose che mi spaventa è di essere portato a zonzo in una città che non conosco prima di arrivare a destinazione e di pagare – quindi – uno sproposito. Non me ne vogliano i tassisti. La gran parte di voi è assolutamente onesta ma, d’altro canto, mi piacerebbe che nessuno fosse messo in tentazione…
        • comodità
          • Non sai se prenderà la carta di credito
            • poter pagare con carta di credito è di una comodità assoluta. Quando sali su un taxi non sai mai se la tua carta verrà accettata. “No mi spiace ma non accettiamo American Express”, oppure “ce la chiedono in tanti ma le commissioni sono altissime”… sono frasi che sento solo io???
          • Difficoltà nel farsi fare la fattura
            • Anche la richiesta della ricevuta non è delle più semplici. Se poi te la dimentichi… addio rimborso spese

 

MA NON C’ERANO ALTRE ALTERNATIVE?

A Washington sono stato ospitato da una coppia di cari amici e parlando con loro mi hanno suggerito di utilizzare UBER, il servizio di “noleggio con conducente” in cui un privato cittadino può trasportare delle persone dietro il pagamento di un compenso, in modo molto simile ad un taxi.

Analizziamo anche Uber secondo lo schema che abbiamo utilizzato in precedenza.

 

 

UBER

  • PRO
    • app semplicissima
      • per usare Uber basta scaricare una app per cellulare ed iscriversi, lasciano nome, indirizzo mail, numero di telefono e definendo il metodo di pagamento preferito (carta di credito o Paypal vanno bene)
    • non c’è necessità di usare il telefono per prenotare
      • per richiedere un’auto non si deve telefonare. Basta aprire la app ed indicare dove si vuole andare. Il sistema è in grado di rilevare da dove si vuole partire grazie al GPS. Si sceglie in tipo di servizio di cui ci si vuole avvalere (macchina dedicata, car pooling, macchina di lusso, pullmino,…)
    • puoi vedere i feedback su ogni singolo autista
      • per ogni autista si possono vedere il numero di corse effettuate con Uber ed i feedback degli altri utenti.
    • prezzo fissato a priori
      • prima di confermare la corsa viene mostrato in che forbice di prezzi si può stare ed una volta confermato il tutto viene già detto quanto si andrà a pagare l’intera tratta. Non importa se ci sarà un po’ di traffico in più, se il conducente sbaglia strada,… il passeggero pagherà la cifra concordata sulla app.
    • non devi usare i contanti
      • avendo già definito un mezzo di pagamento non è necessario pagare in contanti. Questo è un grosso vantaggio anche per gli autisti di Uber, che diventano “meno interessanti” per i rapinatori.
    • nessun pb con le fatture
      • non è necessario ricordarsi ogni volta di richiedere la fattura perché questa viene generata in automatico e potrà essere scaricata dalla app quando più ci farà comodo.
    • contro
      • mi spiace per i tassisti
        • nella mia esperienza non ho trovato difetti di rilievo ad Uber. Anzi, tipicamente, l’auto su cui si viaggia è migliore rispetto ad un taxi (a Philadelphia ho voluto provare un taxi appena fuori dalla stazione e sono salito su una vettura con il cellophane sui sedili posteriori, probabilmente per evitare che si sporcassero … non una grande esperienza).

E TUTTO QUESTO CHE C’ENTRA CON LA GESTIONE INFORMATICA DELLA TUA AZIENDA…???

Ma questo che c’entra con la gestione IT della tua azienda?

Le quattro alternative che ho appena descritto:

  1. andare a piedi
  2. trasporto pubblico
  3. taxi
  4. uber

trovano un parallelo con la gestione IT della tua azienda.

 

ANDARE A PIEDI – FARSILE COSE DA SOLI, IN CASA

  • Ti piace l’informatica, la consideri un hobby? Allora puoi approfittare dell’opportunità di sistemare la tua IT, come approfitteresti di una passeggiata a Central Park.
  • specialmente se non si ha personale dedicato
  • devi fare poca strada – cioè se devi fare poco – puoi anche provare ad arrangiarti.
    • Hai appena comprato il nuovo iPhone e sei capace di configurartelo? Non vuoi spendere altri soldi dopo il salasso che ti è costato il nuovo giocattolino? Allora cimentati
  • Devi mettere in pista una soluzione affidabile di salvataggio dei dati?
    • Sei sicuro che il fai da te non rappresenti come una camminata di 18 km sotto il sole? (tanto tempo sprecato, un sacco di sudore ed arrivi distrutto?)

 

TRASPORTO PUBBLICO – UN REPARTO IT IN CASA

  • il trasporto pubblico lo paragono ad avere un reparto IT interno
  • impegnativo da impostare
    • un reparto IT interno NON è il magazziniere che “si intende di computer” a cui il titolare delega la gestione IT…
    • un reparto IT è composto (almeno) da un paio di persone competenti che possono coprire turni e malattie e che vanno costantemente formati… a spese dell’azienda!
  • ok per il day by day
    • una volta impostato l’ufficio questo può diventare efficiente per la gestione ordinaria dell’IT aziendale
  • inadatto a gestire i casi eccezionali
    • così come può diventare un disastro portare un trolley da 25kg in metropolitana, allo stesso modo un ufficio IT interno può essere messo in crisi dalla necessità di implementare una protezione da Cryptolocker, dal cambio del sistema di posta elettronica, dalla necessità di introdurre un nuovo sistema operativo per venire incontro alle richieste del nuovo gestionale
    • si tratta infatti di operazioni “straordinarie” che l’IT interna non avrà mai – probabilmente – affrontato e che – altrettanto probabilmente – non riaffronterà una seconda volta.
      • La “curva di apprendimento” per essere efficaci nella gestione di una situazione di questo tipo è troppo ripida!

 

TAXI – APPROCCIO CLASSICO – “CHIAMO QUANDO HO BISOGNO”

  • prendere il taxi lo paragono a chiamare “l’esperto” solo quando c’è “veramente bisogno”… che nella gran parte dei casi significa quando i buoi sono già scappati ed il Cliente è nella m***a
  • è l’approccio “break and fix”, cioè chiamo il fornitore IT solo quando qualcosa si rompe. Per il resto si dice “siamo a posto così”. Questo però comporta alcuni evidenti svantaggi:
  • incertezza del prezzo
    • come quando chiamo il taxi NON ho idea di quello che andrò a pagare
  • ho il dubbio che il tassista abbia i miei stessi interessi
    • non solo non so quanto andrò a pagare ma mi metto nella situazione in cui più tempo ci mette il mio fornitore a risolvere il mio problema più guadagnerà… proprio come più strada fa il tassista e più guadagna…
    • è evidente che la “tentazione” in cui si mette il fornitore…

UBER – come l’approccio “servizi gestiti” (MSP)

  • La soluzione Uber è paragonabile a quella del provider di servizi gestiti (MSP – managed services provider). Infatti adottando questo tipo di soluzione si ottiene:
    • chiarezza nel servizio e certezza del prezzo
      • i costi vengono definiti all’inizio del servizio e non variano a seconda del “traffico”. Il Cliente paga per ottenere un risultato.
    • Il “driver” è dalla parte del Cliente
      • Siccome non si paga alla fine della corsa dove più si guida e più si viene pagati, ma tutto è fissato a priori(soluzione win-win).
      • Chi “guida”, cioè il provider (MSP) ha tutto il vantaggio che il Cliente ottenga quello per cui ha pagato senza “allungare il tragitto” perché non sarebbe comunque pagato per questo “pezzo di strada in più”.
    • Maggiore tranquillità globale
      • Durante il mio viaggio mi sono servito parecchie volte di Uber perché mi sentivo “tranquillo”. L’ho preso più volte di quante avrei preso il taxi, proprio perché ero sereno che “non avrei avuto fregature”.

 

Ma in Italia Uber NON c’è ! E allora che facciamo???

Quando sono tornato in Italia ho provato un certo sconforto nell’aprire la app e nel vedere il messaggio “no cars available”. La lobby dei tassisti è infatti molto forte ed è riuscita a limitare parecchio la diffusione di Uber (è possibile infatti trovare – in poche zone – Uber black, cioè la versione solo con macchine di lusso e, quindi, alto spendente: non quindi una vera alternativa al taxi).

MA C’E’ UNA SPLENDIDA NOTIZIA: nel mondo dei servizi IT NON c’è nessuna lobby!!!

Nessuna delle aziende tradizionali (che gufano sulla tua IT, sperando che qualcosa si rompa in modo da essere chiamate ed essere pagate per risolvere i problemi) è riuscita ad impedire che si potesse proporre il modello dei servizi gestiti (MSP).

I Clienti hanno quindi la possibilità di scegliere! E tu cosa vuoi fare?

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